La raccolta pubblica fondi
La raccolta pubblica di fondi è “il complesso delle attività ed iniziative poste in essere da un ente del Terzo settore al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva” (art. 7, c. 1 del Cts).
Le risorse raccolte devono essere destinate a finanziare le attività di interesse generale, e non per finanziare le “attività diverse di cui all’art. 6”
La raccolta fondi può essere svolta “anche in forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore”.
Può quindi avvenire sia attraverso l’erogazione liberale di denaro o beni, sia tramite il pagamento di un corrispettivo a fronte di una cessione da parte dell’associazione di beni o servizi di modico valore.
Per le raccolte pubbliche di fondi occasionali i rendiconti delle singole attività devono essere allegati al bilancio d’esercizio o al rendiconto per cassa e depositati al RUNTS entro il 30 giugno di ogni anno.
Da tenere in considerazione in analogia e ai fini dell’applicazione fiscale, la disciplina prevista per le associazioni sportive prevista dall’Art. 25 comma 2 legge 133 del 13.05.1999: