Renato Sandri “Nadia”

Circolo di adozione: Arci Salardi – Mantova

Campitello di Marcaria 1926 – Mantova 2019

Il giovane Renato al Liceo Classico Virgilio incontra intellettuali antifascisti e, a soli diciassette anni, sceglie la via della lotta armata; se ne va da una Mantova occupata da nazisti e repubblichini.

Combatte nella Resistenza sui Monti Lessini con il nome di battaglia “Nadia” (speranza, in russo), prendendo parte ad azioni per contrastare l’orrore nazifascista che cala sulle popolazioni inermi. Nei giorni immediatamente seguenti la Liberazione, lo ritroveremo a Milano nella scorta di Sandro Pertini. Sono rimasti in pochi ad avere conosciuto quel giovane studente universitario nonché funzionario del Partito Comunista Italiano che, con il motorino della federazione, corre di paese in paese a sostenere i lavoratori nelle dure lotte bracciantili dell’immediato dopoguerra. Diventa il primo presidente dell’Anpi mantovano e la sua carriera politica prosegue nel partito.

Negli anni Sessanta e Settanta è Deputato Parlamentare per quattro legislature e poi membro del Parlamento europeo. Sono gli anni in cui il suo è un ruolo fondamentale per la sezione esteri del Pci: si reca più volte nell’America Latina sconvolta da guerriglie e colpi di stato, intrattenendo relazioni politiche con personaggi della levatura di Fidel Castro, Pablo Neruda e Salvador Allende. In seguito dedica un trentennio della sua vita allo studio e alle ricerche sulla Resistenza italiana ed europea